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progetto di Cecilia POLIDORI, Caterina CHIOFALO, Paolo FRAGOMENI, Maria LARIA

prova logo

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progetto di Cecilia POLIDORI, Caterina CHIOFALO, Paolo FRAGOMENI, Maria LARIA

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martedì 26 febbraio 2013

il nostro coniglio

Contenitore per unguenti in terracotta configurato a lepre morta e di produzione greco-orientale,550 a.C. circa.
da:
Sistema Museale Virtuale della Magna Graecia

concludendo sui piccoli contributi

Cara Cate,
tra poco scriverò a Maria
 
e Paolo e quindi riceverà l'e-mail p.c. dal mio indirizzo deeps-mail.
Qui
inserisco le immagini di altri piccoli contributi e forse, quindi, piccoli collaboratori: ovvio senza forchette parlanti o simili - in merito all'altro tema, estensione dell'idea del gioco delle favole di Mari. Se sì, introdurrei i Miti: nel senso che darei a 2 0 3 di loro un breve brano con la storia di un Mito, da tradurre ed applicare alle carte museali. marco barone invece lo terrei come grafico fine & chic.
 Arnaldo 
e Marco
e  - forse - Francesco 
e Cristian 

domenica 24 febbraio 2013

elementi

Cara Cate,
direi che, abbiamo elementi sufficienti per fermarci e stendere la resa/risposta al concorso.
I cuccioli con il giuoco delle carte, infine tra il deeps 3 ed il deeps 4 hanno fornito spunti, ma il lavoro di Maria Laria
DEEPS DESIGN 3 by Cecilia Polidori : Il Gioco delle antiche ceramiche greche
è di una raffinatezza che direi di tirarla dentro e decidere quali tavole, disegni o quant'altro possiamo assegnarle, trovo che anche i colori, la greca etc siano superlativi. chiaro che il gatto va tolto...
lei cara Cate, che ne pensa?

e anche Marco, Francesco ed Arnaldo qualche contributo con qualche fotomontaggio lo potrebbero fornire...
Giovedì, tra 3 giorni dovremo essere in grado non solo di parlarci, noi 2 intendo, quello lo possiamo anche fare telefonicamente da un fisso o da Skype, ma anche decidere con loro cosa loro potranno fare. il fatto che i 2 cuccioli vanno pre-avvertiti e seguiti... insomma vedremo.

Per quanto riguarda il logo la sua idea è carina, ed è un'ottima idea, solo il font per design non mi piace... ma ci sarà tempo anche per sistemare quello. l'insieme funziona molto bene!

Aggiungi didascalia
Direi, quindi, che di fonti iconografiche ne abbiamo più che a sufficienza, INTENDO DIRE che non dobbiamo poi usare solo ciò che c'è nel museo... il concetto è concetto, se poi il vaso, anfora o che è preso da Creta, forse sarebbe anche meglio così non ci possono solo rubare-copiare l'idea.

poi ho preso queste da internet, solide,

invece come disegni da smembrare etc allego alcuni, 3, del Vignola, li ho scansionati dalle tavole originali, e non ci sono sul web, quindi gliele invio a parte per posta elettronica che scaricarle da qui la resa si perde.
e a proposito di decori e palmette
poi ci sono 2 disegni di Francesca Fatta, di cui uno è sul web:
piazza strada quinte Francesca Fatta - http://www.nicolacomunale.com/teoria.escenica/francesca.html


Soggetti ridisegnati:Franz Hogenberg, Veduta prospettica di Palermo, fine XVI secolo.
ma quasi non si vede, invece ho scansionato la parte che mi piace dal libro:
mi piacerebbe prendere qualcosa da questo insieme, trasformarlo un po'... l'altro, questo:
lo adoro, è un dettaglio dallo stesso libro, ma non ne ho trovata traccia sul web. inoltre sono sempre RI-DISEGNI (pare che per quelli di Disegno, icar 17 sia un fatto normale non mettere immagini se non ridisegnate da loro) però la userei.
sui Bronzi, sì, ha ragione, quindi usiamoli, pure la testa del filosofo... ma non tantissimo.

Infine un'idea per un pieghevole/gadget etc, chiaro va modificato con i nostri soggetti, ma funziona e ci si può anche scrivere...

sabato 23 febbraio 2013

Idee per un logo

"Un'altra cosa che pensavo è che dobbiamo avere un logo, una scritta riconoscibile. La prima idea che mi è saltata in testa e stata quella di lavorare sulla grafica di "Design e memoria" e concepire la parola "Design" come sinonimo di contemporaneità e "memoria" come sinonimo di passato, quindi utilizzare un carattere contemporaneo per la parola "Design" ed invece riprendere la scrittura antica (da tabelle e iscrizioni) per la parola "Memoria", pubblicherò qualche esempio."



Come ho già scritto, in questa idea di logo le parole design e memoria sono sinonimo di passato e presente e la "e" è l'elemento di raccordo, ed è formata in parte dalla "e commerciale" , in nero come la parola design, ed in parte da un motivo a spirale, ricorrente nelle decorazioni (foglia del fiore di loto) dell'antica Grecia e che ricorda anche la voluta del capitello ionico.
Tabella bronzea iscritta n°17
La scritta memoria l'ho creata riprendendo il carattere utilizzato in una tabella bronzea inscritta, per questo motivo ho utilizzato un colore che richiamasse il bronzo, ma ho fatto anche una variante con il color arancione-argilla dei vasi.


Alcuni decori che ho ridisegnato:
Oltre alle greche, palmette e fiori di loto e onde sono motivi ricorrenti sia nei rivestimenti architettonici che nelle decorazioni di vasi e altri utensili.

Il puzzle dei 3 vasi


Prima di realizzare degli oggetti che facciano conoscere al visitatore i reperti contenuti nel Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, ne è stato e sarà ancora necessaria la scoperta da parte mia. Elaborare dei puzzle come quelli di Enzo Mari utilizzando le sagome di oggetti esistenti (in questo caso di utensili antichi) non è semplice, specialmente se lo scopo è quello di farli conoscere ad un determinato pubblico, essendone così necessaria la riconoscibilità e dunque l'impossibilità di deformali eccessivamente per incastrarli tra loro. 

Cercando una soluzione che si prestasse il più possibile all'idea di puzzle, la mia attenzione e stata attirata inizialmente dalle diverse tipologie di vasi e contenitori. Ho scoperto che ne esistono parecchie e che ciascuna ha un proprio nome e una forma caratterizzante, a seconda degli usi: oinochoe, pelìke, hidria, aryballos, pisside scifoide, lakane attica, ecc.

Osservando e ridisegnando i diversi tipi di vasi, mi sono accorta che tra questi vi sono alcuni tratti comuni nelle curve della pancia e del collo, nei manici, nei piedi, negli orli. Da qui è nata l'idea che "smontando" la sagoma di un vaso se ne potesse, combinandone diversamente le parti, ricomporne un altro o più di uno.
Dopo diversi tentativi, sono riuscita a trovare una combinazione di oggetti che mi consentisse di comporre due sagome più piccole con i pezzi di una più grande e viceversa; per adesso l'ho chiamata Il puzzle dei 3 vasi.
La sagoma del cratere a calice apulo è formata da pezzi che combinati tra loro compongono la pisside scifoide e la lakane. Se si ha il primo oggetto non si anno gli altri due e viceversa, senza che nessun pezzo resti mai senza ruolo.
L'intento era quello di creare un gioco destinato sia ai bambini che agli adulti. Chi lo utilizza comprende questi tre oggetti ricomponendoli con le proprie mani. Il puzzle potrebbe essere contenuto in una scatola, insieme ad un opuscolo che descrive e illustra gli oggetti originali. Le sagome le immagino con uno spessore tale da poter stare in piedi, come quelle del Gioco dei 16 animali. Il puzzle potrebbe essere realizzato in due versioni, una per bambini, magari in cartone, una per adulti in un materiale più resistente, così da poter diventare un oggetto di design, di arredo, che può essere modificato a piacimento. I vari pezzi potrebbero avere un colore diverso sul retro, a seconda dell'oggetto che vanno a comporre.

"L'idea sulla quale stiamo insistendo è che dietro al bimbo ci sono genitori e che non tutti sono addetti ai lavori, e che, quindi la conoscenza e la scoperta deve essere non solo alla portata di tutti, ma anche forma di passatempo CONTINUO, non una tantum."

ALCUNE CONSIDERAZIONI:

1) La scala dei vasi originali: sul libro dove ho trovato l'illustrazione dei tre oggetti, quello di ELENA LATTANZI, non ne sono riportate le misure, quindi le proporzioni tra loro non sono esatte. In particolare la pisside scifoide dovrebbe essere molto più piccola rispetto al  cratere a calice, si capisce sia dalla definizione di pisside che dalla grandezza della decorazione. La grandezza della lakane rispetto al cratere a calice, invece, dovrebbe essere accettabile. 

2) La scala del puzzle: Considerando che un cratere a calice ha un'altezza di circa 30-35 centimetri (dal libro di FOTI GIUSEPPE), il puzzle potrebbe mantenere la scala reale. Potrebbe anche essere rimpicciolito, ma non troppo, perché diventerebbero troppo piccoli i pezzi della lakane.

3) L'incastro tra i pezzi: Questo oggetto non si presta al tipico incastro del puzzle e le sagome non si incastrano tra loro come quelle di Enzo Mari. I diversi pezzi potrebbero avere una sorta di incastro nascosto, del tipo  maschio-femmina. Va studiato.

4) Con la stessa logica, si potrebbero realizzare altri puzzle, ma se l'idea non funziona la abbandono e passo ad un'altra.
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no no! va benissimo. le misure potrebbero fornircele se l'idea risulterà apprezzata!
il soggetto è certamente questo, un puzzle. 
certo dovremo definire il kit per chi, in che materiale, come e quando sia valido fornirlo.
Avrei pensato ad una elemento che venga fornito insieme al biglietto d'ingresso.
E vicino a qualche soggetto, una cassetta trasparente dove ci siano le schede - tipico di molti musei, no?, in modo che se ne estrae una, magari ha un tratteggio per staccarne le parti ed il visitatore/famiglia procede all'incastro e disegno complessivo.

ha visto il link sul deeps 4 di Paolo Fragomeni deepsdesign4byceciliapolidori: Il Tempietto prende vita!? non è la linea che stiamo seguendo noi, ma non le sembra che sia un attivo e propostivo allievo? aveva già ideato il mosaico del drago DEEPS DESIGN 3 by Cecilia Polidori : Frammenti di memoria..., e l'immagine gis con il montaggio? potremmo coinvolgerlo e lui potrebbe tradurre il montaggio puzzle in altri gif. che ne pensa?
La scadenza è il 28 marzo, se non ricordo male. Ci si potrebbe anche incontrare e telefonarci, poi. lo dico soprattutto per Paolo, se lo includiamo come collaboratore...
i suoi disegni, suoi di Lei Cate, sono bellissimi.
il colore va aggiunto no? tipo terracotta-argilla, nero etc, vero?
ha visto il kit di Federica Papalia? Ha svolto l'esame il 14/2 e l'ho fotografato in una pausa solare... DEEPS DESIGN 3 by Cecilia Polidori : appunti 7a Lezione del 14 marzo
cp

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Ok Prof. sono sono contenta che vada bene, così posso elaborare altri puzzle con altri soggetti. Si avevo già visto i lavori di Paolo Fragomeni e di Federica Papalia, Paolo sembra un collega che lavora molto bene e che fa le cose con cura, quindi a me fa piacere che venga coinvolto, una buona testa in più non può che esserci d'aiuto. Il colore certo va aggiunto, bisogna vedere come visto che stiamo eliminando dettagli e decori, si può giocare con le due facce dei pezzi, comunque visto che va bene l'idea adesso andrò avanti sulla cura della grafica, del colore, degli incastri, del materiale. 
Per quanto riguarda il personaggio/soggetto con la casetta trasparente, secondo lei è troppo scontato che  siano i bronzi? Certo, ci sono tutta una serie di statue e statuette, facce e teste, magari si possono fare più personaggi messi in diversi punti del museo, i bronzi possono essere all'ingresso come introduzione ad un mondo sconosciuto al visitatore attraverso un personaggio conosciuto.

Un'altra cosa che pensavo è che dobbiamo avere un logo, una scritta riconoscibile. La prima idea che mi è saltata in testa e stata quella di lavorare sulla grafica di "Design e memoria" e concepire la parola "Design" come sinonimo di contemporaneità e "memoria" come sinonimo di passato, quindi utilizzare un carattere contemporaneo per la parola "Design" ed invece riprendere la scrittura antica (da tabelle e iscrizioni) per la parola "Memoria", pubblicherò qualche esempio.

Potremmo anche riproporre le Carte da gioco di Bruno Munari, in carta trasparente con dei disegni colorati di un'immagine scomposta da ricomporre con la loro sovrapposizione.

lunedì 18 febbraio 2013

appunti

DESIGN E MEMORIA


l'idea di DESIGN E MEMORIA 
che come mi scrive lei, è un tema perfetto,
potrebbe anche risolversi, con tutta la presentazione scritta, bla bla, ma insomma potremmo creare delle sagome/mosaico/puzzle-kit, su argomenti e contenuti del museo, alla Enzo Mari, e come lei cate, ha già fatto su scilla e cariddi: DEEPS DESIGN 3 by Cecilia Polidori : 16 gennaio 2013 07:25 Buongiorno Prof,,
ho un grande libro sul museo di Reggio, posso scansionare tutto ciò che voglio.
punto 4: i pezzi del puzzle potrebbero essere tra loro  - alcuni/jolly diciamo così - validi x vari kit, che potrebbero essere donati, se in cartone e venduti se in legno etc etc. su temi del mare, della casa a quei tempi, dei decori e cultura vasi & stoviglie, alimenti e navi, etc
l libro che ha lei è sicuramente utile per conoscere meglio i reperti contenuti al museo ma vedrò anche cosa trovo nella biblioteca della facoltà. Per quanto riguarda questi oggetti-puzzle potremmo raggruppare i temi che lei ha elencato in poche parole chiave così da far conoscere il nostro patrimonio al visitatore in maniera divertente e semplificata. Non so, faccio qualche ipotesi un po' prematura: la bellezza, il lavoro, il mito e per ognuna di queste realizzare uno o più oggetti che descrivano come la civiltà della Magna Grecia esprimeva queste tre esigenze dell'uomo (come ha già detto lei). Potrebbe essere un modo per far diventare altri oggetti emblematici per il museo, oltre ai bronzi di Riace. Tutto questo, magari, accompagnato da uno slogan, "Design e memoria, ricomponiamo la nostra cultura" . 

in poche parole chiave così da far conoscere il nostro patrimonio al visitatore in maniera divertente e semplificata....e per ognuna di queste realizzare uno o più oggetti che descrivano come la civiltà della Magna Grecia esprimeva queste tre esigenze dell'uomo (come ha già detto lei..."
sì, esatto, ottimo.
 invece su:
 la bellezza, il lavoro, il mito 
avrei alcune perplessità, direi che sono generiche, non strettamente riferite al contesto, e poco design.
il mito mi piace, ma ce n'erano di così particolari o sempre i soliti? meglio riferirsi al "draghetto" di un allievo di quest'anno, è sul deeps 3.
sarei più per utensili, decori, alimenti trasportati per mari, la ricchezza, ad esempio, come si manifestava allora?

L'idea sulla quale stiamo insistendo è che dietro al bimbo ci sono genitori e che non tutti sono addetti ai lavori, e che, quindi la conoscenza e la scoperta deve essere non solo alla portata di tutti, ma anche forma di passatempo CONTINUO, non una tantum.

Ho visto che tra le idee presentate sul sito 99ideas qualcuno ha pensato ai laboratori didattici per bambini, come quelli di Munari. Comunque, oggi ho consultato dei libri, non so se quello che ha lei è tra questi: a cura di ELENA LATTANZI, Il museo nazionale di Reggio Calabria, Gangemi Editore, Roma, 1987; FOTI GIUSEPPE, Il museo nazionale di Reggio Calabria, Mauro editore, Napoli, 1972. Effettivamente è vero, le parole chiave sono molto generiche

tessere/sagome/puzzle, etc




da: DEEPS DESIGN 3 by Cecilia Polidori : appunti 7a Lezione del 14 marzo
da: DEEPS DESIGN 3 by Cecilia Polidori : Frammenti di memoria...

Retro del puzzle